Accorpare o Separare? L’artificio della polarizzazione e lo stratagemma dell’hub “fantasma”
Partiamo subito da un assunto di base.
Nessun fotografo, nella sua vita privata e professionale, ha scattato immagini appartenenti ad un solo genere fotografico.
Perciò la tentazione di creare varie gallerie nel proprio sito web dedicate a tutti i generi praticati nel corso degli anni è spesso molto più che una semplice tentazione.
È quasi vista come una necessità.
Della serie:
Se non mostro a 360 gradi tutto quello di cui sono capace, il mio pubblico penserà che so fare bene solo una certa cosa… e potrei perdere l’opportunità di acquisire clienti anche in altri generi fotografici di mio interesse e da me praticati.
Ma il punto è un altro:
Un brand fotografico, per funzionare, deve essere collegato a un genere ben specifico.
In altre parole:
Non puoi presentarti sul mercato dicendo:
<< Ho creato un brand fotografico incentrato sulla fotografia boudoir e rivolto a tutte quelle madri che sentono il bisogno e il desiderio di riscoprire la sensualità del proprio corpo anche a fronte dell’età che avanza. >>
… e poi inserire nel tuo sito web anche un portfolio dedicato alla fotografia subacquea e a quella Still Life.
Lo capisci da solo che non c’entra un fico secco.
Così facendo, nella testa del tuo pubblico, non farai altro che creare una gigantesca confusione, andando ad “invalidare” indirettamente tutta la strategia visuale che hai già messo in piedi.
In pratica:
Ti trasformerai in un Fotografo Buono Per Tutte Le Stagioni che piace a tutti senza piacere mai veramente a nessuno.
Idealmente funziona così:
- 1 Brand
- 1 Strategia di Marketing
- 1 Genere
- 1 Sito Web
- 1 Portfolio
A sua volta, il portfolio può essere suddiviso in N Gallerie a Tema (suddivise ad esempio per tipo di location, soggetto, inquadratura, punto di vista, storia, ecc…).
Ti mostro meglio la situazione con questa immagine:
Nota.
Esiste tuttavia un caso in cui è possibile associare ad un singolo brand più generi fotografici differenti, e cioè quando il tuo brand si presta ad essere raccontato da più specializzazioni.
In questo caso puoi adottare l’artificio della polarizzazione per rendere organica e coerente la visione d’insieme del tuo portfolio senza “annacquare troppo” (leggi anche: rendere meno efficace) la strategia visuale complessiva del tuo brand e il mood d’insieme.
Vediamolo nel dettaglio.
Artificio della Polarizzazione
Facciamo un esempio.
Ammettiamo che tu sia un fotografo di matrimonio, e che nel tuo arsenale abbia anche la fotografia di reportage e quella boudoir.
Ora:
Come sai il genere reportage e quello boudoir sono stati usati con successo negli ultimi anni per raccontare un matrimonio in modo diverso, lontano dai soliti formalismi “classici”.
Quindi, se la tua strategia di brand è incentrata sulla nicchia del matrimonio, potresti pensare di creare (all’interno del brand) 3 portfoli diversi a seconda del genere che di volta in volta hai usato per raccontare questo o quel matrimonio.
In pratica:
- Portfolio “Genere Classico”
- Portfolio “Genere Reportage”
- Portfolio “Genere Boudoir”
(vedi immagine sotto)
In questo caso, dunque, la polarizzazione ruota tutta intorno alla nicchia del matrimonio.
Ma facciamo ancora un altro esempio pratico.
Ammettiamo che tu sia un fotografo di architetture e d’interni, e che il tuo brand si rivolga in modo specifico alla nicchia degli albergatori.
Ovviamente un potenziale cliente che approda sul tuo sito sarà interessato a vedere SOLO immagini di alberghi (esterni e interni) e non certo immagini di belle donne in pose sensuali o reportage sul movimento punk degli anni 70.
Se però nel tuo arsenale hai anche come specializzazioni, per esempio, la food photography, la fotografia di moda e quella di paesaggio (landscape)…
… potresti pensare di inserire questi 3 generi (food, moda e landscape) polarizzando le immagini di ciascun portfolio attorno al concetto di albergo.
Esempio:
- Servizi di moda aventi come location principale le strutture alberghiere
- Fotografie di cibo scattate nei ristoranti dei migliori alberghi italiani
- Immagini di paesaggio riguardanti gli hotel con le location naturali più belle e affascinanti
Così facendo otterrai due piccioni con una fava:
- Manterrai il mood d’insieme e la strategia di brand complessiva rivolta alla nicchia degli albergatori
- Sfrutterai anche altri generi fotografici per raccontare il mondo degli hotel senza però rompere l’equilibrio d’insieme
Attenzione.
Sebbene questo artificio sia assolutamente praticabile e plausibile… va da sé che potresti rischiare di indebolire la strategia visuale complessiva del tuo portfolio (e quindi del tuo brand), rendendo il messaggio finale dispersivo e poco coerente agli occhi dei tuoi potenziali clienti.
Perciò valuta bene se – e quando – includere generi diversi all’interno di uno stesso brand e sito web.
A questo punto però sono sicuro che ti starai già facendo un’altra domanda.
E cioè:
Come separare in “concreto” dei generi fotografici partendo da un unico sito web?
In altre parole:
Se al momento gestisci come fotografo un unico sito web (come la maggior parte dei fotografi che operano sul mercato), come puoi creare messaggi di marketing (e brand) separati a seconda del tipo di specializzazione che pratichi… dentro un unico ambiente virtuale?
Ecco una possibile soluzione.
Come accorpare brand e generi diversi dentro un unico ambiente “virtuale”
In questo caso hai due possibilità:
- Creare una pagina di atterraggio che funga da Hub Visuale “Fantasma”
- Creare un “finto” menu di navigazione all’interno del tuo sito principale che rimanda a sua volta al sito di “genere” specifico
Vediamo nel dettaglio entrambe queste 2 strategie.
Crea un Hub “Fantasma”
In questo caso la prima pagina che il visitatore incontra dopo essere approdato sul sito non è la classica homepage, ma una pagina di atterraggio (landing page) che funge da Hub Visuale “Fantasma” il cui compito è quello di indirizzare l’utente verso l’uno o l’altro sito di genere.
Cliccando infatti sull’una o l’altra opzione, si viene automaticamente reindirizzati sul sito di brand corrispondente.
Questa ad esempio è la strategia usata dalla fotografa Jessica Renee per separare i suoi due brand – uno dedicato al genere matrimonio, l’altro dedicato al genere ritratto (senior).
Vedi immagine sotto.
Cliccando ad esempio su Wedding, il visitatore viene reindirizzato verso il sito dedicato al genere matrimonio.
Crea un finto menù di navigazione
In questo caso il link al sito di genere viene inserito dentro un finto menu di navigazione.
Cliccando sulla voce corrispondente del menu principale… il visitatore viene indirizzato all’esterno, direttamente sul sito di brand “specialistico”.
È il caso ad esempio della fotografa Jennifer DiDio.
Ha infatti usato questo stratagemma per linkare il suo brand fotografico “Unveil Your Cinderella” (dedicato alla fotografia di ritratto) direttamente nel menu in alto del suo sito web principale che invece accorpa generi differenti.
Cliccando infatti sul link in alto… il visitatore viene reindirizzato ad un sito esterno legato al brand “Unveil Your Cinderella”.