Lezione 1
Il tuo più grande problema come fotografo
Vado subito dritto al punto.
Immagino sarai ben cosciente del fatto che per creare un reddito “serio” e in “costante crescita” come fotografo professionista tu debba generare nuovi clienti a ritmo costante.
E questo per un motivo molto semplice:
I clienti sono la linfa vitale di ogni attività professionale che si rispetti.
La cosa però di cui potresti non essere consapevole è un’altra.
E cioè questa:
Nessuna crescita è davvero possibile senza avere a monte una strategia di prezzo vincente.
E soprattutto: che non faccia cagare.
Ma qui casca l’asinello.
Infatti i fotografi, come tutti i creativi, da sempre rifuggono come la peste:
- Dati,
- Analisi numeriche
- E spesso ogni sorta di pianificazione
Tuttavia questa è solo la seconda cattiva notizia.
La prima (e ben più pesante) è questa:
Non devi solo creare la tua strategia di prezzo. Ma devi farlo soprattutto nel modo corretto.
Altrimenti rischi di fare più danni di quei fotografi che invece se ne sbattono altamente e non la fanno proprio.
Ti dirò di più:
Se devi basare i tuoi prossimi 12 mesi su previsioni errate o programmi irrealistici… a quel punto tanto vale non averla proprio, una strategia di prezzo.
Fidati.
Ma non voglio convincerti adesso.
Sono infatti certo che ogni lezione di questo bootcamp rappresenterà per te una scoperta lenta ma inesorabile.
Come un uomo assetato che vaga disperato nel deserto alla ricerca di un po’ di acqua… e alla fine scorge in lontananza una piccola oasi che può salvargli la vita.
Quindi: tempo al tempo.
Prima di cominciare… ecco come trarre il massimo da ciò che ti mostrerò oggi e nei prossimi giorni:
1.
Trova 15 minuti al giorno per evitare la procrastinazione (della serie: poi lo leggo… e alla fine, per n-mila motivi, non lo fai).
Ogni lezione è infatti strettamente correlata alla precedente, e resterà online solo per poco tempo.
Questo è anche un modo per filtrare i fotografi come te che fanno davvero sul serio… da chi invece è abituato a dare tutto per scontato e a non prendere sulle proprie spalle la responsabilità del suo futuro professionale.
2.
Accedi alle risorse “extra”.
In alcune lezioni ho inserito dei link che rimandano a video e materiali di approfondimento, tratti direttamente dal mio corso avanzato dedicato proprio alle strategie di prezzo e di vendita in fotografia (se lo vorrai… potrai accedere al corso completo al termine di questo bootcamp).
Queste preziose “risorse extra” saranno disponibili gratis – per un periodo di tempo molto limitato – solo agli studenti di questa nuova edizione del bootcamp.
Perciò fatti furbo e approfittane.
3.
Fai gli esercizi che ti proporrò.
Ok, vabbè… non siamo mica a scuola e io non sono certo il professore cattivo.
È nel tuo interesse farli.
Pensa ad ogni esercizio come ad un MATTONE fondamentale che stai mettendo per costruire un futuro migliore (e ricco di successi) nella fotografia.
Bene.
Chiarite le regole del gioco… cominciamo subito con la prima lezione.
Già, ma da dove iniziare in effetti??
Beh… cominciamo proprio dal GROSSO problema che al 99% già hai (altrimenti non ti saresti iscritto a questo bootcamp) ma di cui forse non sei ancora del tutto consapevole.
Almeno nella sua gravità.
Perciò, la prima cosa che devi comprendere è questa:
Le strategie di prezzo del 90% dei fotografi sono SBAGLIATE e DISTRUTTIVE
Punto.
So di essere stato abbastanza brutale, ma non trovo davvero altro modo per dirlo.
E vediamo subito il perchè.
…
…
LA RUOTA DELLA FORTUNA
Da sempre, quando si parla di strategie di vendita e di prezzo… i fotografi trattano il loro business come se stessero giocando alla roulette o ai dadi.
Si affidano al fato, al destino, a Dio.
E tutto questo perchè?
Perchè si sono fatti sedurre, ammaliare, da alcune false verità.
3 grandi INGANNI che purtroppo impediscono a milioni di fotografi nel mondo di massimizzare i propri guadagni e campare bene di fotografia.
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PRIMO INGANNO
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IMITARE CIÓ CHE FANNO I TUOI CONCORRENTI
In pratica consiste nel credere che copiando (o modellando) quello che già fanno gli altri fotografi in termini di prezzo ti aiuterà a restare in attività (o magari ad ottenere il giusto guadagno).
E sai perchè non devi MAI “scimmiottare”:
- I listini prezzi degli altri fotografi
- Le loro offerte
- I loro metodi di vendita
???
Semplice:
(SCRIVITELO IN STAMPATELLO DAVANTI AL MURO):
Perchè tu NON SAI se i fotografi a cui ti sei ispirato (o ti stai inspirando) sono davvero contenti dei loro guadagni.
Detto in altro modo:
NON SAI se anche loro vorrebbero cambiare il modo in cui:
- Assegnano un prezzo al proprio lavoro
- Vendono i loro prodotti (stampe, fotolibri, album, licenze, ecc…)
Anzi.
Se anche tu hai agito o stai agendo così… c’è la fortissima probabilità che hai copiato il modello sbagliato.
E se imposti la tua attività sul modello sbagliato (o semplicemente su quello meno adatto alla situazione specifica in cui ti trovi ADESSO) stai giocando alla roulette e ai dadi.
Stai affidando il tuo futuro di fotografo al fato e alla dea bendata.
E nel frattempo continui a sabotare (senza saperlo) il tuo stesso portafoglio.
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SECONDO INGANNO
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CREDERE CHE I CLIENTI NON COMPRANO PER VIA DEL PREZZO
Partiamo da un altro dato di fatto.
Esistono fotografi che guadagnano molto bene col proprio lavoro.
Fotografi che vendono i loro servizi e i loro prodotti a migliaia e migliaia di euro, e per cui i clienti sono ben disposti a pagare certe cifre.
Sono una minoranza? Probabile.
Come in tutte le attività del mondo, c’è sempre chi eccelle e chi invece naviga a vista…
Ma la vera domanda da farsi è:
Cosa hanno in più questi fotografi di successo rispetto agli altri?
- Scattano forse foto incredibilmente migliori delle tue?
- Hanno un filo diretto con la Fata Turchina?
- Oppure hanno avuto solo una grande botta di culo?
No. Niente di tutto questo.
Anzi.
Questi fotografi – più di altri – hanno preso su se stessi la responsabilità del proprio business.
Hanno imparato negli anni a creare un listino prezzi e delle offerte vincenti in base al loro target di clienti.
Hanno studiato e poi praticato con successo l’arte della vendita e della negoziazione.
In pratica hanno capito – prima e meglio di altri – che non conta quanto sei bravo a scattare buone foto se poi alla fine non sai presentare il tuo lavoro in modo efficace davanti al cliente.
O se il tuo listino prezzi fa acqua da tutte le parti (e non è quindi fondato su NUMERI e LOGICHE efficaci).
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TERZO INGANNO
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CREDERE DI CONOSCERE BENE I TUOI NUMERI
Non sai quante volte mi è capitato di fare una consulenza ad un fotografo che credeva di aver progettato un listino prezzi efficace e logico… e poi scoprire che in realtà faceva acqua da tutte le parti.
E quando poi alla fine gliel’ho fatto notare (motivando la mia affermazione con prove e dati incontrovertibili) ho visto l’espressione sulla sua faccia cambiare da così.. a così.
Perciò da adesso in poi seguimi con la massima attenzione.
…
…
CONOSCERE TUOI NUMERI
Per comprendere meglio questo concetto STRA-IMPORTANTE, cominciamo dalle basi.
Qualsiasi attività – in qualsiasi settore economico – per crescere e prosperare ha bisogno che venga rispettata una semplice equazione.
R – C = G
Dove_
- R sta per “ricavo”
- C sta per “costo”
- G per “guadagno”
Va da sé infatti che se i costi superano i ricavi… la tua attività ha vita molto breve (talvolta brevissima).
Ma come avrai capito, questa equazione non dice tutta la verità.
Infatti, non basta che i ricavi siano maggiori dei costi, perché se così fosse vorrebbe dire che la tua attività può sopravvivere anche se ricavi 100.000€ l’anno…. e sostieni costi per 99.999€.
Ovviamente, con 1 euro di profitto in 12 mesi, sei professionalmente morto ancor prima di iniziare.
Per aumentare i tuoi guadagni come fotografo, dunque, puoi agire su R o su C.
- Aumentare i Ricavi.
- Oppure… diminuire i Costi
Bene. Concentriamoci un attimo su R.
Per aumentare i tuoi ricavi puoi:
- Cercare nuovi clienti
- Aumentare i prezzi e il valore del tuo lavoro… e quindi guadagnare di più a parità di clienti
Analizziamo insieme i due scenari e cerchiamo di capire quale dei due approcci sia quello migliore.
…
…
Scenario 1. Ricerca Nuovi Clienti
La maggior parte dei fotografi si concentrano su questo punto… ossia cercano sempre nuovi clienti a cui vendere i propri lavori.
Questo va benissimo.
Infatti tutti sappiamo che la linfa vitale di ogni attività professionale è la capacità di saper generare nuovi clienti in modo continuo e duraturo nel tempo.
Tuttavia, acquisire nuovi clienti comporta comunque un prezzo da pagare, e questo prezzo fa rima con due strategie:
- Investire più soldi in pubblicità
- Investire più tempo
Puoi decidere di investire più soldi in pubblicità perché preferisci dedicare più tempo al lato “creativo” della professione e quindi delegare ad altri (o ad altre piattaforme) gli aspetti maggiormente legati al marketing vero e proprio.
Oppure:
Puoi decidere di investire più tempo ed energie nell’attività di ricerca e procacciamento clienti (risparmiando soldi).
Così facendo, se da una parte limiti le spese legate alla pubblicità e alla promozione, dall’altra inevitabilmente sottrai tempo prezioso al lato creativo della tua professione… che senza alcun dubbio è la parte che ti piace di più e che non vorresti mai mettere in secondo piano.
Ora:
Tutte e due queste strategie vanno bene comunque.
Ma cosa accadrebbe se in realtà potessi guadagnare di più a parità di clienti… e quindi, per esempio, potessi dimezzare il numero di Nuovi Clienti di cui hai bisogno ogni anno per portare avanti la tua attività di fotografo?
Semplice.
Accadrebbe questo:
Avresti più tempo da poter dedicare al lato creativo della professione (quello che ti stimola di più e che adori) e contemporaneamente potresti limitare le spese destinate alla pubblicità (proprio perchè avresti bisogno di meno clienti per raggiungere il tuo obiettivo di fatturato).
Quindi:
- Aumenteresti i Ricavi
- Al tempo stesso diminuiresti i Costi
- Di conseguenza, aumenteresti i tuoi Guadagni
Già… ma come puoi effettivamente guadagnare di più a parità di clienti?
E qui veniamo al secondo scenario.
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Scenario 2. Alzare i prezzi (e il valore percepito) del tuo lavoro
In questo scenario, anziché concentrarti sulla ricerca continua di Nuovi Clienti come nel caso precedente, decidi di ottimizzare quello che già hai in casa: il valore del tuo lavoro agli occhi dei clienti.
NOTA
Subito una precisazione.
Quando dico “alzare i prezzi del tuo lavoro” non ti sto dicendo che dall’oggi al domani devi decuplicare le tue tariffe senza alcun criterio logico, perché va da sé che l’aumento indiscriminato dei prezzi senza una solida strategia alle spalle non è già in partenza una strategia “illuminata”.
Qui invece stiamo parlando di strategie serie, lungimiranti e soprattutto brillanti.
Ora:
Per alzare i prezzi e quindi il valore economico delle tue immagini (obiettivo, questo, considerato una “utopia” da alcuni fotografi moderni… soprattutto quelli abituati a “svendere” il proprio lavoro per far fronte alla concorrenza sempre più agguerrita) puoi agire sostanzialmente su 2 aspetti cruciali:
- Il tuo brand, ossia creare un’immagine e una riconoscibilità che ti rappresenta in modo unico sul mercato (e quindi essere percepito, dai clienti, come IL fotografo da cui andare per un determinato tipo di servizi)
oppure…
- Vendere in modo più “intelligente” i tuoi servizi e le tue foto quando sei di fronte ad un cliente
Vediamo per un attimo la prima strategia di crescita.
…
…
Strategia 1. Far crescere il tuo brand
Creare un brand fotografico “unico” che ti separa mille miglia dalla concorrenza e ti impone fin da subito come leader nel tuo settore è certamente, nel medio/lungo periodo, il regalo migliore che puoi fare alla tua carriera di fotografo.
Su questo non c’è il minimo dubbio.
Se i clienti infatti ti riconoscono “una posizione privilegiata” sul mercato – e un appeal inimitabile – saranno ovviamente disposti a pagare anche il doppio o il triplo per accaparrarsi il tuo lavoro.
Senza battere ciglio.
È un po’ come quando vai in un ristorante affermato e già ti aspetti di pagare un conto salato perché non stai mangiando nella classica osteria sotto casa.
Tuttavia c’è un problema in questa strategia.
Creare un brand forte richiede tempo.
Anni.
E spesso anche ingenti investimenti in pubblicità e marketing.
Non lo crei insomma dall’oggi al domani.
E se invece decidessi di adottare la seconda strategia?
Vediamola insieme.
…
…
Strategia 2. Vendere in modo più “intelligente”
Tutta la pianificazione strategica che vedremo in questo Bootcamp si concentra proprio su questa seconda strategia.
E cioè su come vendere in modo più intelligente i tuoi servizi fotografici e le tue immagini.
E sai perchè?
Perchè non ti occorrono anni come nel primo caso.
Devi solo capire come vendere MEGLIO ciò che già offri ai tuoi clienti, e ciò che già hai in casa.
Già… ma come riuscirci?
Adesso ascolta bene:
Se vuoi vendere (e venderti) in modo più intelligente, tutto parte dalla creazione di una strategia di prezzo vincente.
A questo punto sorge spontanea una domanda:
Come impostare una strategia di prezzo davvero vincente per il tuo caso specifico?
Ecco la riposta:
Devi conoscere i TUOI numeri
Lo so, la risposta può sembrare scontata… ma vedremo che non lo è affatto.
Insomma… non ho scoperto l’acqua calda.
E adesso ti spiego anche il perchè.
…
…
Una piccola storiella…
Quando iniziai a propormi sul mercato, feci la classica ricerca per capire quanto i fotografi della mia zona (affermati o meno) chiedessero per il proprio lavoro e per i propri prodotti.
Così presi i “numeri” che in quel momento mi sembravano i migliori possibili e diedi per scontato che i miei futuri clienti si sarebbero trovati a proprio agio con certe cifre e certi prodotti.
Ben presto tuttavia mi resi conto che il mio business non era remunerativo nel modo in cui avrei sperato… e che soprattutto:
Non stavo pagando “me stesso” in modo consistente e ragionevole.
Ma io avevo considerato quei “numeri” come “buoni” (del resto erano numeri presi pari pari da fotografi che operavano nel settore da molti anni e con una certa esperienza), e quindi – se il gioco funzionava per loro – doveva funzionare anche per me.
E se al contrario non funzionava… doveva per forza essere colpa mia.
Ragionamento che non fa una piega, giusto?
Col cavolo!
Continuavo invece a lavorare come un mulo sotto sforzo pagandomi a malapena un misero stipendio, e così a poco a poco mi resi conto di una cosa:
Quel modello di business non era replicabile a lungo termine. Sul lungo periodo.
Se dovevo lavorare 18 ore al giorno per pagare tutto in costi e tasse, senza concedermi neanche una pizza a settimana… due erano le cose: o avevo sbagliato lavoro, o avevo sbagliato numeri.
Così sfruttai l’occasione per rivedere da zero il mio listino prezzi e le mie tariffe, con un obiettivo chiaro in testa:
Prima pagare me, poi pagare tutto il resto.
E da qui veniamo al primo insegnamento cruciale che voglio passarti:
(1) Il giusto prezzo è una formula… non una speranza
E come tutte le formule, devi prima conoscere i numeri da cui partire.
E dato che ogni situazione è diversa dalle altre, i tuoi numeri non possono essere uguali a quelli degli altri fotografi (anche se operano nello stesso settore e zona geografica, e hanno più o meno la tua stessa esperienza).
Ecco perchè non devi mai scimmiottare gli altri, anche se ti sembrano più bravi di altri.
A questo punto la domanda che ti faccio è:
Ma tu conosci davvero i tuoi numeri?
Beh perchè se la risposta è No, o anche solo NI… allora hai davvero un grosso problema.
E qualsiasi strategia di pianificazione tu farai per i prossimi 12 mesi sarà destinata a fallire miseramente.
Semplice come la verità.
Ecco ad esempio a me cosa accadde.
(proseguio della storiella…)
Quando cominciai a scimmiottare i prezzi degli altri fotografi (magari spulciando il loro listino prezzi su internet) mi sentivo eccitato ogni volta che riuscivo a chiudere una vendita di 950€
Del resto… il listino prezzi a cui avevo “rubato” i famosi numeri aveva come prodotto TOP un pacchetto da 950€.
E quindi – nella mia testa – se riuscivo a vendere il prodotto TOP voleva dire che all’improvviso ero diventato il Donald Trump della fotografia moderna… e ancora non me n’ero reso conto.
- Spese vive di produzione per realizzare ogni singolo prodotto TOP: 350€
- Guadagno netto: 950 – 350 = 600€
- Ore effettive di lavoro per realizzarlo: 20€
- Guadagno all’ora: (600/20) = 30€
Aggiungendo poi le tasse, e considerando che non ero un impiegato che lavorava 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana (infatti, se andava bene… in un anno ne lavoravo 70 di giorni effettivi), a conti fatti era come se mi stessi facendo pagare 10€ l’ora.
Quindi non ci misi molto a capire che mi stavo condannando – da solo – ad una futura e probabilissima povertà.
E non ci sarebbe nulla di male in questo (ad essere poveri, dico).
Solo che io non sono mai stato un San Francesco nell’animo… e soprattutto avrei voluto che a condannarmi ad una vita di povertà fossero stati il mio cuore e la mia testa.
Non il mio listino prezzi.
Questo è forse il più grande errore che vedo da sempre commettere ai fotografi.
Impostare una strategia di prezzo senza conoscere davvero i LORO numeri.
Un altro errore che vedo fare spessissimo dai fotografi è prendere come riferimento di base – per la propria politica di prezzo – i tariffari e le medie di settore.
Infatti, le medie di mercato e i tariffari pronto-uso… se da una parte (apparentemente) ti semplificano la vita, dall’altra sono quanto di più ingannevole e sbagliato possa esistere.
Parliamo infatti di medie e statistiche estremamente “semplificate” e soprattutto non TARATE sulla tua situazione specifica.
Esempio.
Tanto per farti toccare con mano il vecchio detto che tutto il mondo è paese… lasciamo un attimo perdere l’Italia e spostiamoci negli Stati Uniti.
Infatti – secondo il Bureau of Labor Statistics, U.S. Department of Labor, For Photographers – il salario medio orario di un fotografo americano nel 2012 era di 13.70 dollari.
Magari potresti obiettarmi che la statistica è relativa al 2012, e non all’anno corrente.
Ma questo non cambia nulla nel nostro ragionamento.
Se infatti nel 2012 avessi preso come riferimento proprio la tariffa oraria media (13€) riportata in questo grafico, e l’avessi applicata alla tua attività… oggi saresti già morto (professionalmente parlando).
E faresti certamente un altro lavoro.
Garantito.
La verità è questa:
I listini di mercato e i tariffari di categoria non tengono conto di tanti (troppi) fattori.
Soprattutto non tengono conto della tua situazione attuale, dell’evoluzione costante del settore di mercato in cui operi, e – soprattutto – della effettiva capacità dei fotografi di saper vendere il proprio lavoro in modo efficace.
…
…
Ed ecco la prima sfida che voglio lanciarti.
La sfida come avrai capito è semplice ma subdola: imparare a conoscere (e ri-conoscere) i tuoi numeri.
Quindi ti rifaccio per l’ennesima volta la stessa domanda:
Ma tu conosci davvero i tuoi numeri?
In altre parole:
Sapresti dirmi senza pensarci su più di 5 secondi qual è la tua tariffa oraria “media”?
1
2
3
4
5
Bene. Se ci hai pensato più di 5 secondi vuol dire che non hai chiaro qual è davvero il costo del tuo lavoro oggi.
Non ci girare intorno.
Non raccontartela.
Non accampare scuse.
Questo parametro dovresti conoscerlo a memoria, su.
E se non ce l’hai subito disponibile nella tua testa, significa che da qualche parte la tua strategia di prezzo è assolutamente rivedibile.
Fai attenzione:
Con questo non sto dicendo che devi farti pagare “a ore” (pratica che io stesso ho sempre SCONSIGLIATO, come puoi leggere in questo post che ho pubblicato tempo fa nel gruppo facebook di Shooters).
Sto solo dicendo che per i tuoi conteggi interni (e quindi per una corretta strategia di prezzo) DEVI ASSOLUTAMENTE conoscere quanto costa un’ora o un giorno del tuo tempo.
Punto.
Semplice come la verità.
Davvero: non è più difficile di questo.
In realtà dovresti conoscere a memoria anche il tuo ordine medio, cioè quanto ricavi mediamente da ogni singolo cliente.
Quindi la domanda che ti faccio è:
Conosci davvero il tuo ORDINE MEDIO?
Anche stavolta, se ci pensi più di 5 secondi… vuol dire che non lo conosci davvero, e che quindi stai lasciando la tua attività in balia del caso, della fortuna e del destino.
Nella prossima lezione
Bene.
Per oggi abbiamo concluso.
Questa lezione era la necessaria e indispensabile premessa per quello che vedremo nella lezione di domani.
Perchè se non comprendi prima gli errori che non devi mai fare… è assolutamente inutile mostrarti cosa invece DEVI fare.
Ti sembra sensato?
Perciò… appurato che prima di tutto come fotografo professionista DEVI conoscere bene i TUOI numeri (e abbiamo visto che non è affatto scontato), nella lezione di domani risponderemo ad alcune domande da 1 milione di dollari che ormai tormentano la vita di milioni di fotografi professionisti nel mondo.
E cioè:
- Come collocarti davvero sul mercato?
- A quale fascia di prezzo vendere i tuoi servizi fotografici e i tuoi prodotti?
- Devi praticare prezzi bassi, concorrenziali… oppure alti?
- Come studiare a tavolino una strategia di prezzo specifica per la tipologia di mercato e clienti a cui vuoi rivolgerti con il tuo lavoro?
Per cui non perderla, mi raccomando.
Attraverso 7 semplici domande potrai capire già da subito se la tua strategia di prezzo fa acqua da tutte le parti o se invece sei sulla strada giusta.
Luca Vehr è l’esperto n°1 in Italia di marketing per fotografi e fondatore del primo blog interamente dedicato alla vendita e alla promozione in fotografia (mercatofotografico.net).
A differenza di tutti gli altri esperti di marketing che operano in più settori e per varie tipologie di clienti, il suo focus e le sue strategie sono rivolte – da oltre 15 anni – esclusivamente al mercato fotografico.
Questo per il cliente significa ottenere un metodo di vendita e di promozione altamente specialistico per il settore della fotografia, che va al di là della tecnica o del semplice passaparola.
Proprio per questo motivo il blog da lui creato è il più letto d’Italia nella sua nicchia di mercato, e la sua newsletter conta ad oggi decine di migliaia di iscritti.
Luca crede fermamente nella capacità di ogni fotografo di trasformare la propria passione in un’attività professionale ad alto rendimento, attraverso l’uso del web, del marketing digitale, e lo sviluppo della propria autorevolezza.
Attraverso i suoi corsi dall’alto potere “trasformativo”, Luca ha già aiutato in questi anni migliaia di fotografi a ripensare la propria attività da un punto di vista imprenditoriale e molto più orientato al mercato.
SEI GIÀ DENTRO?
Entra anche tu nel primo gruppo facebook (unico in Italia) dedicato esclusivamente alle strategie di “vendita, comunicazione e acquisizione clienti” per fotografi moderni.
Clicca sul link per ricevere la password di accesso al gruppo (si apre su Messenger):
Grazie LUCa. Suggerimenti ILLUMINANTI A DIR POCO…
Già da anni facevo i conti dei miei costi e si aggiravano sui 60/70 €. ora!
60/70€ l’ora è una miseria se fai il fotografo full-time. Non è sostenibile sul medio periodo. C’è qualcosa che non va nei tuoi conteggi…
Ciao Luca,
ho riletto ben tre volte questa prima sfida, io per il momento sono assolutamente convinto che voglio avviare questa attività part-time nella realizzazione di scatti still-life in water-motion usando una parte di casa come eventuale studio. Dal momento che alcuni contributi sono pagati dal lavoro subordinato a tempo indeterminato sapresti indicare come posso calcolare o cosa devo tenere conto nei miei costi annuali o mensili per poter calcolare il mio prezzo orario base? attualmente è sui 30 euro/ora.
Ciao. Ogni situazione è specifica, e ogni situazione richiederebbe una consulenza a parte. Quindi non posso farti una stima accurata, perchè rischierei io stesso di sbagliare e perciò di farti un cattivo servizio.
Ci sono tanti parametri che devi prendere in considerazione. Questo è il motivo per cui posso darti solo “indicazioni” di massima come in queste lezioni che stai leggendo.
Detto questo, se vuoi calcolare con esattezza il tuo costo orario senza sbagliare… nel corso avanzato a cui potrai accedere al termine di queste 5 lezioni troverai tutti gli strumenti che ti servono per creare la tua strategia di prezzo in base alla tua situazione attuale.
Ciao Luca,
attendo con ansia il resto. Nel frattempo 2 appunti, una cosa pratica e una precisazione/richiesta:
1) vorrei poter stampare questi contenuti per evidenziare le parti importanti e poterle rivedere al momento opportuno, ma la pagina web non si impagina correttamente ?
2) Hai risposto a Benito che 60 € l’ora sono pochi.
Qui a Catania ho colleghi che hanno lo studio (io no) e che con quella cifra fanno servizi fotografici baby & family in cui consegnano 6 foto stampate. Lavorano sulla quantità. La clientela qui è molto diseducata da questo tipo di offerte e di conseguenza scarta a priori il resto o pretende quel tipo di trattamento anche da me!
La cosa sconcertante è anche che molti di questi colleghi sono parecchio bravi e con moltissima esperienza rispetto a me.
Come tu mi hai insegnato, non lavoro così, ma mi trovo a scontrarmi con questo mercato, dove chi ha un negozio inevitabilmente ha più visibilità di me e inoltre fa prezzi da discount dove davvero mi chiedo che guadagno ne possa trarre. Se ti ricordi, qualche giorno fa ho chiesto consigli al gruppo per un problema con una cliente di uno shooting maternity+family a DOMICILIO a 20 km da casa mia. Doveva pagare 150 € lo shooting più 10 € a stampa 20×30 le singole foto o acquistare un album…
Questo tipo di listino e di strategia non hanno funzionato e non funzionano qui, perché la gente non capisce che nella stampa si paga anche il mio lavoro, si rifiuta di capirlo nonostante gli sia stato spiegato a caratteri cubitali chiari anche a mio nipote di 10 anni.
Di conseguenza devo cambiare strategia di prezzo e attendo di finire questo corso per capire COME farlo strategicamente e sempre tenendo presente in che posto vivo e opero. Tenendo presente che mi confronto con realtà presenti sul territorio da anni, che hanno alle spalle notorietà e portfolio di tutto rispetto.
Ti chiedo in anticipo supporto se possibile, perché ai colleghi e amici locali, che lavorano in quel modo, non ho cosa chiedere!
Grazie mille a domani ^_^
Ciao. I contenuti non sono nati per essere stampati, come sai.
Per il discorso della tua zona operativa… Ormai è un discorso vecchio come il sole.
Io credo che quando ci si scontra con questi problemi è perché noi siamo deboli in fase di trattativa, e a monte non c’è una strategia efficace.
Anche dove vivo io ci sono clienti “prezzo basso” e moltissimi fotografi discount.
Tutto il mondo è paese, quindi.
Ho venduto anche dalle tue parti pezzi e pacchetti da 4000€ per cliente. Quindi la zona può influire, ma solo in minima parte.
Tutto molto interessante, grazie!
Solo una piccola precisazione sulla statistica dei salari negli stati uniti: in realtà è la mediana dei salari, non la media. Serve a dare una stima un po’ migliore rispetto alla media nei casi in cui ci siano pochi fotografi che guadagnano cifre folli. Un po’ come fare il salario medio in un’azienda di produzione mettendo dentro i dirigenti che guadagnano 10 volte più degli operai: i valori risultano gonfiati (e gli operai si sentono presi in giro se gli dici che guadagnano più di quello che in effetti portano a casa).
Si, certo. Ma il succo non cambia 😉
Davvero interessante !!! Sono alle prime armi e non vorrei essere risucchiata nella palude dei fotografi low cost, perciò non vedo l’ora di approfondire i tuoi metodi!
Grazie
Grazie Luca,
Davvero interessante. Tutti argomenti e domande a cui ho recentemente risposto alcune settimane fa quando ho rivisto tutto a livello internazionale. Lavoro tra Spana, UK, Svizzera e quindi noto come le risposte sono, a volte (sopratutto I costi) , differenti per ogni paese. È molto utile rileggere questi concetti in maniera cosi ben sintetizzata ed efficace!
Ciao Luca,
personalmente ho una grande attività di collaborazioni artistiche con danzatori, con i quali sviluppo progetti creativi. Da altro canto sono alcuni anni che cerco di ‘lavorare’ con la fotografia. Si sono perfettamente conscio di non avere una strategia. I pochi clienti che ho ed ho avuto sono sempre rimasti ultra soddisfatti del mio operato. Però è circa un anno che mi rendo davvero conto che senza strategia non posso approdare a nulla. Intanto leggo queste tue riflessioni in queste lezioni.
Ciao Luca, già dalla prima lezione intuisco che c’è molto da cambiare nella mia strategia di proposta e vendita in questo mercato. Grazie quindi, per aiutare tanti di noi a crescere e a migliorarsi. Volevo chiederti: essendo io una fotografa Freelance quindi che, oltre ad avere clienti propri, lavora per conto terzi “a chiamata” e in diversi ambiti della fotografia, è opportuno specializzarsi in un ambito specifico o realizzare diverse strategie per i vari servizi per conto terzi e poi per i miei clienti, specializzarmi in un ambito solo? o anche li conviene specializzarmi e offrire ai terzi solo una tipologia di servizio? scusa la domanda forse un po’ contorta XD
Puoi spiegarti meglio con esempi pratici?
Buongiorno Luca l’esempio pratico può essere questo : lavoro spesso anche con altri fotografi che si occupano di ambiti diversi, dalla fotografia sportiva ai matrimoni che mi chiedono servizi per dei loro lavori. Oltre questi, ho chiaramente anche clienti che contattano direttamente me e quindi lavori miei, non per conto terzi. In questo modo svoglo diverse tipologie di lavori, perché la gente che mi contatta è molto diversificata.
Quindi non ho un genere dove sono più specializzata di altri.
Il mio dubbio, leggendo la tua lezione, è se a me convenga o meno specializzarmi in un ambito specifico, visto che le richieste arrivano da mercati diversi, uno da colleghi e l altro da clienti.
Ma la domanda è: sei contenta dei tuoi guadagni? Che obiettivi hai?
Interessante. Attendo il resto
L ho trovato molto interessante ed utile. Grazie e sono curiosa di seguire le altre lezioni
Articolo favoloso e molto utile Luca. Grazie!!! Non vedo l’ora di ricevere le prossime lezioni.
Ciao Luca; ti ringrazio per questo corso, non approfondisco questi aspetti da tempo ma in questo periodo sto rimettendo tutto in discussione avendo percepito da una parte che “sto facendo un salto di qualità” a livello artistico, ma dall’altra che l’aspetto “economico” non l’accompagna. Ti racconto in brevissimo la mia storia, sono anni che faccio fotografie, ma fino a pochissimo tempo fa non intendevo convertirlo in un mestiere, l’ho sempre fatto per passione. Ho un altro lavoro nel campo turistico, non sono soddisfatta al 100% per cento, è un lavoro normale, con stipendio normale, tutto normale. Tuttavia ho sempre avuto una grande passione per tutto ciò che riguarda l’estetica, la grafica, il design etc; e ultimamente le mie fotografie stanno iniziando ad avere un riscontro da parte della gente; piacciono, e piacciono anche a me. Ho fatto dei servizi a pagamento, ma non mi sono mai spinta oltre la richiesta, per dire, di un centinaio di euro per lavoro; e dall’altra parte noto come mi smuovo veramente tantissimo per la ricerca di modelle, location, eventuali possibili collaborazioni per brand, mi sfianco ore sul ritocco per arrivare ad una semplice rivista digitale su photovogue, o su iconic, ste robe qui. Il mio vero problema è la domanda: ma come posso passare dall’aver sempre collaborato e cercato modelle per il puro piacere di voler scattare ad una ragazza che mi ispira tantissimo per il mio genere (ethereal portraits), a farmi pagare e lo sottolineo anche, perchè posi per me, o affinchè una rivista o un brand mi paghi per avere le mie foto? Mi sembra tutto quanto balzato in aria, considerando che quella che di solito perde più denaro per la pura passione di creare i set etc etc, sono io. Azzardo a chiedere un rimborso spese a volte per il ritocco alle modelle; o mostro il mio cachet quando vengo contattata da qualcuno che desidera scattare con me (e che magari non mi piace nemmeno esteticamente e quindi il lavoro lo faccio col doppio del sacrificio).
Insomma, non so come fare un salto di qualità potendo portare sulla stessa linea la mia arte e il mio guadagno, senza dover buttare, alla fine del mese pensandoci, un sacco di soldi e ritrovarmi solo magari alla fine del mese con un paio di pubblicazioni senza nemmeno il pagamento dei diritti.
Non so se hai esperienza o comunque conosci anche questo ambiente fotografico, il lato fashion photography, mi sembra un mercato stracolmo di arrivismo e di sottogiri che ancora non ho messo a fuoco, ma io personalmente se dovessi lanciarmi vorrei farlo nel modo più genuino possibile.
Ti ringrazio in anticipo qualora avrò una tua risposta e ti faccio i complimenti per il corso, scuoti le persone, e spesso serve!
Andrò avanti e magari acquisterò il libro nero, se mi dirai che può servire.
Ciao
ig / @milaheel.ph
Direi che hai un problema di “testa” più che di approccio al mercato.
Intanto fossi in te comincerei a formarmi dal punto di vista del marketing e della vendita 😉
Interessantissimo. A quando le altre 4 lezioni?
ciao Luca, penso di essere un caso a parte: non sono giovane e dopo aver avuto uno studio di 1.500 mq (hai letto bene), da qualche anno condivido con altre persone uno spazio ben più piccolo, i grandi spazi non servono quasi più. Ho ricominciato da zero e in parte quanto hai detto lo conosco ma vale sempre la pena di riconsiderare i dati, o aggiornarli, fotografo nell’ambito del marketing ma mi sono iscritto alla FAPA perché voglio capire ed entrare nel mercato dell’arte, ho fatto mostre, ho venduto delle opere, non molte, insegno fotografia a Verona, ho esposto alla Biennale di Venezia, credo di avere qualche capacità per entrare nel mondo dell’arte soprattutto seguendo il tuo corso. quindi ho molte speranze. grazie